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Manovre Politiche

05-02-2012 20:18 - News generiche
In vista delle prossime elezioni per il rinnovo dei vertici della FIDAL riceviamo al nostro indirizzo fi021@fidal.it alcune mail provenienti da un indirizzo "owner@fidaleaks.com" di manovre politiche per le rielezioni dei vertici federali.
Cose per noi volontari dell´Atletica lontane mille miglia.
Per dovere di cronaca riportiamo in ordine cronologico le 3 mail ricevute:

18 gennaio 2012

Avevamo detto che saremmo tornati sulla questione del conflitto di
interesse fra Franco Arese e la FIDAL e puntualmente ce ne occupiamo.
A noi non interessa molto entrare nello specifico dei regolamenti e dello
statuto, questo è compito degli azzeccagarbugli, noi ci limitiamo soltanto
ad esporre i fatti e lasciare a voi tutti giudicare se da un punto di
vista di opportunità e lealtà è corretto che Franco Arese possa
tranquillamente aver fatto e continuare a fare il Presidente della FIDAL.
Arese è da anni Presidente dell´ASICS Italia.
Questa nota azienda di materiale sportivo è talmente penetrata nel
substrato politico-sportivo che nel 2002/2004 era sponsor per il vestiario
della squadra Olimpica a Salt Lake City ed ad Atene; e in seguito era
sponsor del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici Invernali Torino
2006. Arese, eletto in Giunta CONI, è stato votato da presidenti di
federazioni di cui egli è munifico sponsor.
Appena eletto alla Presidenza della FIDAL, alla fine del 2004, Arese ha
rinnovato un precedente contratto per la nazionale di atletica leggera,
niente affatto munifico. Per evitare critiche, fece stipulare il contratto
fra la FIDAL e l´ASICS Europa. Ovviamente era solo un cavillo formale,
perchè l´ASICS Europa e ASICS Italia sono in pratica coazionisti, 51 e 49
%, e quindi sostanzialmente sono la stessa cosa, detenendo Arese il 49%
delle azioni di ASICS Europa.
Il Golden Gala aveva come sponsor l´ADIDAS che erogava decine di migliaia
di euro. Con la presidenza Arese il contratto con l´ADIDAS, stranamente,
non fu rinnovato e subentrò l´ASICS che, ovviamente, non ha tirato e non
tira fuori un euro.
La FIDAL, per contratto, in tutte le manifestazioni nazionali di qualsiasi
categoria obbliga che siano venduti nell´impianto esclusivamente prodotti
ASICS.
Tanto che per questo motivo è sorto un casus belli nei Giochi del
Mediterraneo di Pescara dove Arese voleva impedire che il fornitore
ufficiale del Comitato Organizzatore, che non era l´ASICS, vendesse
prodotti all´interno del recinto dello stadio dove si svolgevano le gare
di atletica.
L´ASICS Italia tramite l´agenzia MAPItalia, leggasi Damilano, Presidente
del Comitato Regionale Fidal del Piemonte, ha un contratto con circa 50
dei migliori atleti Italiani. MAPItalia è fornitore di materiale sportivo
di oltre 100 società d´atletica. Ad alcune gratis ad altre a prezzo
variamente scontato. Si tratta di società che votano alle assemblee di
primo e secondo grado e quindi non è difficile supporre che possano essere
facilmente condizionabili nel voto giocando sulla variazione del tipo di
contratto e quindi di prezzo.
L´ASICS è sponsor ufficiale di quasi tutte le più importanti corse su
strada che si effettuano in Italia. La maggioranza degli organizzatori di
queste competizioni sono società sportive che svolgono regolare attività
sportiva nell´ambito della FIDAL ed hanno quindi voto nelle varie
assemblee elettive.
L´ASICS per molti giorni l´anno compra intere pagine su quasi tutti i
giornali, contribuendo in tal modo ad evitare eventuali deficit di
bilancio delle testate, pensate che ci sia qualche direttore che osi
lanciare una campagna di verità a danno di un importante sponsor? Noi
malignamente pensiamo di no, basta parlare privatamente con gli amici
giornalisti di settore e non.
Questi i fatti, se sono veri bisogna avere una buona dose di disinvolta
faccia tosta a far finta di niente, se sono solo verosimili tanto
basterebbe per cambiare radicalmente lo stato dell´imbarazzante fenomeno.
Ma, siccome le nostre fonti sono molto attendibili, crediamo che tutto sia
assolutamente vero, con buona pace di chi dovrebbe controllare.
Quindi se vorrete continuare a tenervi l´ottimo venditore di scarpe per
ulteriori quattro anni, da facili profeti, diciamo che la coppia
Arese-Montabona porterà l´atletica a livelli di sola attività amatoriale e
di Enti di Promozione Sportiva. Perchè per gli atleti bravi il materiale è
gratis o quasi, invece tutti gli altri devono comprarlo.
Per l´accoppiata piemontese l´importante è che le centinaia di migliaia di
fessi che calcano strade, piste e pedane lo facciano con scarpe, materiali
e accesori ASICS, niente altro, il resto è noia.
!!!!! SVEGLIA !!!!!
Oppure, buon sonno, continuate a far finta di niente, mentre nel
frattempo, fra il disinteresse generale, l´Atletica va sempre più a fondo.


29 gennaio 2012

I soliti informati, anche se questa volta il tutto è da prendere con le
molle perchè l´informazione non proviene da fonti sicure, ci dicono che
parrebbe, e sottolineiamo parrebbe, che giorno 4 gennaio in luogo non
precisato si è svolta una importante riunione dove Giomi ha incontrato
alcuni personaggi influenti della nostra atletica.
Purtroppo l´incontro è stato molto riservato e non siamo in possesso,
oltre che del luogo, nemmeno della lista dei partecipanti, ma sembrerebbe
che si è definitivamente stabilita la candidatura di Giomi con l´appoggio
della Toscana, del Lazio, del Veneto , Trento e Bolzano, della Liguria, di
buona parte della Lombardia, dell´Abruzzo, Marche, e altre regioni non
meglio identificate. Il colpo di attrarre questa valanga di voti
scaturirebbe dal fatto che Giomi ha presentato la sua squadra di governo
che è composta in modo tale da accontentare quanti, si dice, gli sono ora
convenientemente ed interessatamente attorno.
Il fatto più rilevante è che Giomi ha offerto al colonnello Parrinello la
carica, innovativa, di direttore generale, questo per fargli conoscere
meglio la macchina federale, e poi lanciarlo, appena frenata la caduta
dell´atletica, come nuovo futuro presidente.
Il piano non è male, tutto sommato, ed è una buona risposta all´offerta di
Arese con Parrinello vice presidente vicario. Per cui il nostro Parrinello
ora si trova a dover scegliere fra fare il direttore generale a Giomi o il
vice di Arese. Non facile scelta quella del colonnello: con Giomi i tempi
di una sua presidenza sono certamene più rapidi rispetto a quelli di
Arese, ma con Giomi in giro lui non comanderebbe mai, né da direttore
generale, né da presidente.
Il colonnello, in quanto militare, è uomo di apparato e difficilmente si
schiererà da una parte diciamo meno gradita al CONI, per cui, tirando ad
indovinare, continuiamo a credere che l´offerta di Arese, che è
palesemente appoggiato dal CONI, è più solida rispetto a quella di Giomi,
e inoltre con Arese notoriamente latitante lui conterebbe molto in
federazione.
Quello che ora il colonnello non potrà continuare a fare è giocare
sull´equivoco: "io non ne so nulla, stanno facendo tutto loro a mia
insaputa". Mettiamo anche che sia vero, ma una volta che si sa che è
tirato per la giacca da più parti, più prima che poi, dovrà far sapere,
non certo a noi, ma all´atletica tutta, da che parte sta e cosa vuole fare
da grande. Non può nascondersi più, deve per forza scendere in campo
aperto e se non lo farà rischierà di dare, sul piano politico, un´immagine
di ambiguità e di opportunismo, nell´attendere gli eventi piuttosto che
determinarli, che non gli gioverebbe nel breve, nel medio e nel lungo
periodo.
Una cosa è certa in questa fase: Parrinello è l´astro nascente
dell´atletica futura, sempre che nel frattempo non si bruci nel continuare
a giocare a rimpiattino o nell´inciampare, nello scendere in campo, su una
scelta non vincente. In bocca al lupo colonnello e occhio alla scelta.

3 febbraio 2012

Il quadro politico della nostra federazione sembra ristretto allo scontro
Arese-Giomi, con Parrinello per ora seduto in panchina a meditare su chi
dei due offre di più, ma soprattutto chi dei due ha realmente più voti
dell´altro. Ma per chi è avvezzo a seguire la politica federale c´è
qualcosa che non torna, la sparizione ed il silenzio di Morini.
L´impressione è che anche lui voglia giocare in contropiede, ora nel
calcio per far vedere che non siamo più catenacciari si dice ripartenza.
Certamente in questi anni Morini non è stato ben trattato dalla coppia
Arese-Rossi, troppo spesso ha dovuto subire angherie ed ingoiare grossi
rospi, lo ha fatto con signorilità, ma quando è troppo è troppo. Morini
più che con Arese ce l´ha con Rossi, ma con l´ingresso di Parrinello come
vicario non è sicuro di continuare ad essere lui l´altro vice presidente.
Dal nostro punto di vista può stare tranquillo perchè è a tutti noto che
anche se Arese è più in sintonia con Rossi, Morini ha i voti e Rossi no.
Per cui essendo Arese uomo non di sentimento, ma di affari, non impiegherà
più di un secondo a buttare a mare Rossi e tenersi Morini. Quindi facendo
due rapidi conti difficilmente vedremo Rossi sedere nel prossimo consiglio
federale.
Tornerà in Sardegna dove il presidente regionale Lai ha grossi problemi a
tenere a bada un crescente ed interessante partito avverso.
Ma Morini dei movimenti futuri di Arese non sa nulla, è noto che Arese non
brilli per acume politico, e allora Morini è pericolosamente, per tutti,
seduto da parte a vedere cosa accade realmente. In effetti Morini è
proprietario di un notevole serbatoio di voti e sarà difficile per
chiunque fare il presidente con lui contro. Quello che sappiamo è che
Morini, nonostante il non buon trattamento ricevuto, per correttezza, che
giudichiamo eccessiva, non si candiderà mai contro Arese, ma se nella
conta dei voti risultasse che Arese è in difficoltà a raggiungere il 55%,
il vero candidato contro Giomi sarebbe proprio Morini e per Giomi non ci
sarebbe scampo.
In effetti Morini dal punto di vista dei voti ne ha e ne attrae molti di
più anche rispetto ad Arese.
E´ giovane, ambizioso quanto basta, competente, ha i voti veri, perchè non
dovrebbe e non potrebbe essere proprio lui il vero uomo nuovo per
risollevare l´atletica?





Fonte: owner@fidaleaks.com
 

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